| Calcio VS Pallacanestro. Due dei del nostro tempo. Due miti. Campioni diversi. Due storie. Due tradizioni. Uno è PREGATISSIMO qui in Italia (e ovunque nel mondo), è ricchissimo, premia TANTI suoi adepti... E' il primo sport che si fa più con la calcolatrice e le azioni che col valore vero sul campo (e questo oramai l'ha portato agli eccessi della corruzione più sfrenata e inconciliabile con lo SPORT vero e proprio). L'altra è una dea dispettosa, complicata, macchinosa, più veloce, più spettacolare, più difficile da conquistare. Decide LEI chi premiare di volta in volta. Decide lei chi baciare. Puoi fare di tutto per lei, puoi dannarti, perdere l'anima per lei, ma non verrà da te, se non lo vuole. Può abbandonarti, ma difficilmente abbandoni lei, perchè il suo fascino non ha eguali.
Controllare un pallone coi piedi e fargli fare quello che vuoi è la cosa più difficile del mondo. Non prendiamo gli oggetti coi piedi. Ma tutti sono capaci di calciare un pallone. Tutti sono capaci di prendere in mano un pallone, ma non fare passi e segnare a 6,25 in sospensione e magari in fade- away con la difesa che ti pressa è la cosa più difficile del mondo.
Il Calcio allena i piedi. Per imparare ci vuole arte. Tempo ci vuole a dar le pennellate giuste. La Pallacanestro allena tutto il corpo: testa, occhi, dita, mani, polso, gomito, braccio, spalle, tronco, bacino, cosce, tibie, caviglie, piedi. MAI si è finito d'imparare l'arte, MAI farai tiri perfetti.
Nel Calcio sei 11 contro 11, contro il tempo, contro la porta, contro tè stesso. Pochi sono gli eletti a scendere in campo. se sei 3° portiere che fai? E se piove e sei il portiere titolare e la tua squadra attacca per 90 minuti che fai? Un episodio decide le sfide più importanti con gesti balistici mirabolanti. Nella Pallacanestro sei tu contro 12 avversari, tè stesso e il tuo corpo, le regole, il tempo, il canestro, il pallone, i compagni (a volte). Ognuno ha le sue possibilità di giocare. Ognuno è importante. Nessuno viene dimenticato. E non si parla di episodi: Se non segni quanto gli avversari NON puoi vincere. L'ultimo tiro scoccato da 8 metri a sette decimi dalla fine della partita sotto di due non dipende più da te. Dipende da LEI, la DEA. Tu hai fatto il possibile. Sarà lei tramite la palla a distinguere il FALLIMENTO dall'IMPRESA.
Il Calcio non lo devi tanto comprendere: ha 3, 4, 10 regole. La Pallacanestro la devi CONOSCERE: ha tante regole quante gocce di sudore versi in campo.
La porta è enorme: più di quattro metri. Il canestro è piccolo: 30 cm di diametro. Ed è in alto.
Una partita di Calcio può finire 0-0. Una partita di Pallacanestro NON PUO' finire 0-0.
Nel Calcio è ammesso il pareggio. La Pallacanestro desidera ed esige IL VINCITORE.
Nel Calcio se offendi l'arbitro massimo vieni espulso, ma la tua squadra più di te non perde. Nella Pallacanestro, se offendi l'arbitro, PERDI LE PARTITE.
Nel Calcio puoi colpire il tuo avversario, anche se non duramente, e muoverti quanto ti pare. Nella Pallacanestro, l'avversario è SACRO ed è una danza. Non puoi muoverti quanto ti pare, i passi son quelli. E la palla scotta.
Perchè un coast-to-coast con conclusione in sottomano con gli avversari che ti vengono addosso è più bello di un tiro a porta vuota.
Perchè quando c'è un alley-oop è più bello di un cross con colpo di testa.
Perchè quando tiri da tre punti che mancano davvero 7 decimi alla fine, non c'è la possibilità del recupero deciso dall'arbitro.
Perchè il rimpianto di aver sbagliato quel tiro te lo porti dietro per tutta la vita, il rimpianto di aver sbagliato un rigore viene soffocato dal tintinnio dei miliardi.
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